Lenti a contatto: consigli e corretta applicazione
L’applicazione di lenti a contatto è spesso sottovalutata e trattata con superficialità, sia dal portatore che dall’ottico (probabilmente un contattologo poco meticoloso).
Mi rivolgo ai portatori: vi sarà capitato di entrare in un’ottica chiedendo le vostre lenti abituali e non trovarle, a questo punto vi viene proposto di cambiarle con le marche presenti in negozio in quel momento.
L’ottico vi dice quello che c’è come se l’unica differenza fosse il prezzo e il nome
Vi è capitato vero?
Purtroppo questo è sbagliatissimo e diffidate dai professionisti che fanno questo.
Una lente a contatto prima di essere applicata ha bisogno di:
1)esami oggettivi corneali e refrattivi
2)esami soggettivi pre applicativi
3)esami soggettivi post applicativi
4)possibilmente uno studio sul pattern giornaliero del cliente
5)eseguire questi test in giorni ed in momenti della giornata idonei
tutto questo anche se può sembrare una questione lunga, in realtà viene risolta in due sedute da 20 minuti da un buon contattologo.
Esami soggettivi corneali
Verifica del diametro, delle curvature della cornea e della gradazione necessaria
Esami soggettivi pre applicativi
Verifica della qualità e quantità lacrimale, non tutti possono portare lenti a contatto; con occhio secco, con una lacrima grassa o povera di elementi essenziali, si “deve” portare solo occhiali.
Esami soggettivi post applicativi
L’ottico ordina dei campioni e verifica tutti gli aggiustamenti dovuti
Studio del pattern
Verifica delle abitudini giornaliere del cliente: lavoro, sport, quando vuole usare le lenti a contatto, conoscenza di patologie discordanti col porto di lac, problemi passati etc.
Test in giorni e in momenti idonei
Personalmente eseguo sempre i test ed applicazioni la mattina quando l’occhio è più riposato e nelle donne ad esempio meglio eseguire i test nei giorni lontani dal ciclo.
Le lacrime artificiali
Sono un complemento essenziale al porto delle lenti, ottimizza il galleggiamento della lente e quindi il movimento necessario, diminuisce la frizione sulla cornea e quindi la possibilità di contrarre patologie corneali come edemi ed opacizzazioni.
Attenzione: le lacrime articiali sono studiate anch’esse in relazione alle esigenze del portatore, consigliamo di comprare solamente i prodotti specifici consigliati dal contattologo
I rischi
Portare una lente a contatto non studiata e ragionata da un professionista comporta problemi corneali e congiuntiviti, portando a danni spesso irreversibili, dolorosi e fastidiosi.
E’ buona regola non portare più delle ore consigliate dal contattologo (solitamente 6-8 ore al giorno), pulire le lenti con i prodotti consigliati e togliere per 2 settimane le lenti a contatto quando si evidenziano congiuntiviti continue (occhi rossi) e recarsi subito dall’oculista.
Ora che vi ho dato un “breve” accenno di contattologia applicativa, potete capire quanto sia superficiale e sbagliato cambiare lente con sufficienza. Vi esorto a non sottovalutare i miei consigli, gli occhi vi ringrazieranno con una vita di benessere visivo.
Massimo Burla
ottico optometrista contattologo
titolare dell’Ottica Burla Viterbo