L’occhio pigro o ambliopia: per tutte le neo mamme e neo papà
L’ambliopia è un argomento che mi sta a cuore menzionarvi in quanto è un problema che tocca i bambini e può essere risolto solo se preso nei primi anni di vita.
Con mio stupore noto sempre più spesso persone “rovinate” irrimediabilmente per l’incompetenza di medici pediatri e di oculisti, non capaci a verificare un problema di questo genere.
Purtroppo in ogni settore ci sono seri professionisti ed altri da radiare.
Non dico sia facile diagnosticare il difetto in quanto in età infantile manca ovviamente la risposta soggettiva del bambino all’ottotipo, tradotto voglio semplicemente dire che non si può chieder di leggere dei numeri e lettere ad un bambino di 3-4 anni; un professionista laureato tuttavia deve assolutamente sapere come verificare il problema, ribadisco “assolutamente”.
Un pediatra o oculista che non riconosca tale problema è paragonabile ad un elettricista che non riesce a montare delle lampadine.
Cos’è ?
L’ambliopia, in oftalmologia, è la deficenza visiva di uno dei due occhi che viene a manifestarsi inizialmente durante i primi anni di vita. Il termine deriva dal greco e, più esattamente, da “ops” (che significa “visione”) e “amblyos” (che significa “ottusa, pigra”). Il suo nome comune è occhio pigro.
Il difetto il più delle volte non è assiale o focale, quindi non deriva da una errata convergenza focale,l’occhio è apparentemente perfetto ed il difetto deriva da una sbagliata interpretazione dell’immagine sulla retina da parte del cervello.
Ecco spiegato il motivo della benda: occludere l’occhio buono per insegnare di nuovo al cervello a riutilizzare l’occhio pigro, eventualmente correggendo anche eventuali difetti ametropici ed assiali.
L’effetto principale è un comune deficit dell’acutezza visiva e si considera ambliope un occhio che abbia almeno una differenza di 3/10 rispetto all’altro, oppure un visus inferiore ai 3/10. Ne è affetto circa il 2% di tutta la popolazione e il 4-5% dei bambini; essa è considerata una delle prime cause di deficit visivo nei giovani sotto i 20 anni. Una diagnosi precoce può, nella maggioranza dei casi, prevenire difetti permanenti. Il problema se scoperto dopo i 7 anni, con il passare del tempo diminuiranno sempre più le possibilità di miglioramento.
Attenzione: in caso di precedenti familiari ci sono alte probabilità che si verifichi.
Quindi se avete avuto bisnonni, nonni ,genitori, zii o cugini con questo problema portate subito vostro figlio da un oculista.
Il difetto è invisibile ai genitori,attenzione!
Il bambino non si accorge del problema, tantomeno i genitori, in quanto l’occhio non ambliope è perfetto il più delle volte e quindi il cervello utilizza questo e sopprime sempre più l’occhio pigro: dando una visione perfetta apparentemente ma in realtà è utilizzato solo un occhio.
E’ un difetto meschino, perchè spessissimo asintomatico.
Paradossalmente il problema viene visto nei casi in cui vi sono occhi strabici (storti) e quando anche l’altro ha difetti come la miopia: questo rende doveroso un controllo dall’oculista che poi si accorge di tutto.
Come riconoscere il problema nel bambino ?
Il primo vero campanello di allarme sono le tropie,forie ed i difetti assiali, tradotto semplicemente:
gli occhi “storti” o che divengono in alcune situazioni “storti per poi tornare dritti.
Secondo campanello può essere il bambino che piange quando si chiude con una mano uno dei due occhi, la sua reazione sarà di disagio come quando si bendano completamente entrambi gli occhi.
Terzo: difficoltà nella coordinazione e nel giocare con palle e palloni indirizzati verso lui.
Lo specialista (oculista o pediatra) effettuano dei test con immagini e pupazzi occludento un occhio a volta, può essere necessaria una seconda verifica o l’ausilio dei genitori con bambini poco cooperanti.
Non sottovalutate il problema e verificate periodicamente gli occhi dei vostri figli, cambiando oculista almeno una volta per sentire una seconda campana, non dite che venite da un altro dottore “che ha già detto questo o quello”.
In alto, all’inizio di questo articolo troverete un test da fare in casa, scaricatelo e seguite le istruzioni. Chiamateci pure per rassicurazioni o chiarimenti.
Come e quando si cura ?
Una volta diagnosticato il problema si deve occludere l’occhio buono con una benda o con un occhiale con una lente schermata.La durata va dalle 10 ore in su giornaliere in base all’entità del difetto.
Personalmente ho sempre ritenuto una buona idea la sperimentazione di una terapia con una lente a contatto di +5,00 così da evitare che il bambino possa “barare”, terapia che prima o poi dovrò proporre: il problema è che di specialisti di ambliopia se ne trovan pochi e gli oculisti giustamente seguono le linee canoniche.
Una LAC da +5,00 in su provoca una miopizzazione così alta da annullare come una benda la visione (a parte la luce che nel caso della benda viene anch’essa eliminata).
Consigli personali
Se vostro figlio deve eseguire il bendaggio: mai e ribadisco mai eccezioni! Parlatene con la maestra della materna e assicuratevi che vi chiami immediatamente se toglie la benda; il difetto se corretto male sarà un danno enorme per il resto della vita del bambino.
Massimo Burla
ottico optometrista contattologo
titolare dell’ottica Burla di Viterbo